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Gloria Mundi (di Massimo Gramellini)

come fatto in passato, non posso non condividere su questo blog il buongiono di Massimo Gramellini oggi su LA STAMPA... a parte la profondità di questo breve testo la battuta su "Gloria Mundi" è da antologia...

Non c’è mai nulla di glorioso nell’esecuzione di un tiranno. La vendetta resta una pulsione orribile anche quando si gonfia di ragioni. Ci vogliono Sofocle e Shakespeare, non gli scatti sfocati di un telefonino, per sublimarla in catarsi. Gli sputi, i calci e gli oltraggi a una vittima inerme - sia essa Gesù o Gheddafi - degradano chi li compie a un rango subumano.
Dal governo del baciamano ci si sarebbe aspettati qualche parola di pietà nei confronti del vecchio sodale tramutato in un cencio sporco di sangue. Invece è toccato leggere le parole del ministro degli Esteri Frattini, che appena tre anni fa chiamava Gheddafi «un grande alleato dell’Italia» e adesso definisce la sua barbara fine «una grande vittoria del popolo libico». Davvero «grande» anche lui, il signor ministro con delega alla coerenza e alla sensibilità. La Russa non poteva essergli da meno e infatti non lo è stato. Ha detto: «Dobbiamo gioire». Per la nuova Libia, immagino. Ma con che razza di cuore si può abbinare un verbo di festa alle immagini di un corpo trascinato sull’asfalto? Ho vanamente cercato parole simili nelle dichiarazioni dei ministri francesi, tedeschi, americani. Forse i nostri sono solo più ruspanti: parlano prima di pensare, o anche senza pensare, né prima né dopo. Al confronto giganteggia persino il filosofo di Palazzo Chigi ed ex amicone del rais. Il suo «Sic transit gloria mundi» sulla volubilità della condizione umana (Gloria Mundi non è il nome di una ragazza) sembra voler dar voce, se non a un presentimento, a un tormento interiore.

massima stima per Massimo Gramellini

Comments

francamente ho sempre pensato che Gheddafi fosse in villeggiatura in una delle ville di Silvietto in Sardegna... invece...

L'ho letto stamattina.... Gramellini è sempre strepitoso!
La morte di una persona va sempre rispettata... anche se si tratta di un tiranno..

Minchiata. Scusa Gianni, ma va detto. A parte il fatto che l'elenco degli amici italiani di Gheddafi è sterminato (Gheddafi definì Prodi "mio fratello", tanto per dire: hai una vaga idea di che relazioni possono esserci sotto una tale dichiarazione? Hai presente che con Prodi non ha negoziato nulla di importante, e minimamente paragonabile alla chiusura del contenzioso di guerra, come invece ha fatto Berlusconi... con il quarto produttore di petrolio al mondo), e a parte che a occhio e croce I POLITICANTI ITALIANI FINANZIATI DA GHEDDAFI NON SONO POCHI, E NEI POSTI CHE MENO TE LI ASPETTI, è un po' una vigliaccata fraintendere la citazione del 'gloria mundi' accostandola all'esecuzione ("non c'è nulla di glorioso nell'esecuzione di un tiranno").
L'accostamento è inqualificabile e furbesco. Il 'gloria mundi' di Berlusconi -citazione indiretta dall'Imitazione di Cristo- non è destinato al merito dell'esecuzione, ma alla tragica fine di Gheddafi. Ed è una espressione corretta, pietosa, e direi anche saggia. Gheddafi è un assassino, ma resta un uomo cui è stata riservata una fine comunque barbara.
Gramellini ha una penna d'oro, ma a volte è francamente insopportabile: che minchia è l'accenno al "tormento interiore"? Che paragone (del tutto personale, arbitrario) è? Una minchiata che butta in politica -e nella 'politica' più accattona e misera, provinciale- anche una vicenda tragica.

Scusa Marco....
Sic transit gloria Mundi non è riferita alla gloria dell'esecuzione del tiranno nè alla fine di quest'ultimo ma è una locuzione latina che significa: come sono effimere le cose del mondo (come è effimera la vita, che strana è la vita e così via).
La frase di Berlusconi l'ho intesa anche io pronunciata con grande amarezza, quasi a presagio di una fine simile (nel senso di "dalle stelle alle stalle" e non di attentato alla vita).
Non mi sembra che Gramellini abbia scritto cose così distanti dal tuo pensiero....

Reputo Gramellini un ottimo scrittore e spesso ammiro i soi buongiorno. a volte un pò troppo polemico e rischia sempre di schierarsi da buonista. Gheddafi un uomo che ha commesso atrocità ma ora che i Libici son senza dittatore sono mine impazzite, non starano meglio ma ci sarà una lotta al potere per spartirsi l'oro nero ciò che interessa a tutti i potenti. a nessuno gliene frega di come stanno i libici ma a molti interessa lo straordinario potenziale Gas-Petrolio..

Mac, "Non c’è mai nulla di GLORIOSO nell’esecuzione di un tiranno...": dato che gli aggettivi utilizzabili (epico, eroico, bello...) erano mille, la scelta di reiterazione e l'accostamento è esattamente questo (gloria mundi / glorioso). Furbesco accostamento, per chi sa lavorare con le parole. E non a caso il testo, poi, equivoca ancora e finge di ignorare che "qualche parola di pietà" da parte del governo è esattamente l'espressione scelta da Berlusconi.
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Non ti dico della definizione di "sodale" per descrivere i rapporti tra il solo Berlusconi e Gheddafi, il quale -tanto per dire- quando parlava di Prodi diceva "mio fratello". Hai una vaga idea di quali relazioni e affari possono viaggiare e viaggiano sotto questi rapporti?
E puoi paragonare le relazioni con Prodi (su ben poca cosa di ufficiale) con la chiusura del contenzioso coloniale fatta da Berlusconi? "Sodale" per aver portato un risultato storico... che ci metteva in condizione di rafforzare i nostri rapporti... col petrolio libico, prima -naturalmente- che venissimo intercettati dalla spinta alla guerra (guarda caso) dei nostri competitor Francia e Inghilterra ? "Sodale" ??? Quello è stato un atto da statista, indipendentemente da tutto quello che si può pensare di Berlusconi!
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Circa i "presagi", per favore: illazioni assolutamente arbitrarie, e anzi (non parlo di te), stupide e faziose, dato che suggeriscono l'idea che Berlusconi si sia impietosito... ma pensando a sè stesso. Una cagata pazzesca, se permetti: arbitraria e piena di odio fazioso.
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Ti faccio anche notare che, trattando oggi di un nemico del nemico (cioè trattando di D'Alema) Gramellini fa l'opposto: riduce i viaggi a sbafo (con una azienda che 'ungeva le ruote' per avere la concessione di certe linee) a "uno scandaletto", "mera sciatteria di potere".
Pensa che D'Alema ha avuto il fegato di mettere a verbale che non sapeva chi gli pagava migliaia e migliaia di euro per quei soli voli. Cazzo, se c'era da fare un corsivo ! Se ti ricordi, la fesseria di dire che "NON SO CHI MI PAGA" è la stessa fesseria detta da Scajola con la casa al colosseo. Giustamente Scajola è stato trattato come è stato trattato, ma... quest'altro qui?
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Morale (e non dico a te, ripeto, ma tu stacci attento): andiamoci piano con l'odio fazioso.

"La violenza è l'ultima arma degli imbecilli" Isaac Asimov. Asimov non faceva il politico, non era un uomo di religione, non era un sociologo, era solo un piccolo scrittore di fantascienza. Certo Gheddafi è stato un violento ed è finito in modo violento. Essere contenti della violenza che ha subito ci rende simili a lui. Sic transit gloria mundi, ed allora proviamo a pensare a qualcosa che superi questo tempo, proviamo a sperare in valori meno umani, quali successo e denaro, per provare a pensare a valori più alti.

Perfettamente in accordo con Marco (anche se anche Mac non ha tutti i torti).
In fin dei conti, guardando più vicino, non mi sembra che Fini, che è stato amicone di Berlusconi per diversi anni, sia stato bistrattato come lo è stato il governo/Berlusconi in relazione ai rapporti con Gheddafi. Il discorso è semplice: Gheddafi era quantomeno discutibile ma faceva comodo. Poi ha passato il segno e così è stato scaricato da TUTTI i potenti del mondo. La trovo una cosa decisamente normale. Se scopri che tuo fratello è un pluriomicida non credo che avresti piacere nel mantenere dei rapporti...sopratutto, solo gli idioti non cambiano mai idea.
In ultimo, la locuzione latina, non solo ha senso e non è degna di essere sfottuta, ma è corretta e molto azzeccata.
...facile fare dell'ironia su qualcuno/qualcosa che non ti va a genio...

...ed ora, passato il problema Gheddafi, ecco avanzarne uno nuovo: la nuova Libia.
Quelli che hanno assassinato brutalmente Gheddafi sono gli stessi che domani governeranno la Libia.
Bello, vero?
Quando Gheddafi era ancora vivo era facile dire "W l'Europa e le sue bombe"...ora che Gheddafi non c'è più siamo sicuri che i libici saranno ancora della stessa idea?

pare che abbiano ammazzato un sosia di Gheddafi...

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