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#coglioneNo - Lo diresti al tuo idraulico?

#coglioneNo è la reazione di una generazione di creativi alle mail non lette, a quelle lette e non risposte e a quelle risposte da stronzi.
È la reazione alla svalutazione di queste professionalità anche per colpa di chi accetta di fornire servizi creativi in cambio di visibilità o per inseguire uno status symbol.
È la reazione a offerte di lavoro gratis perché ci dobbiamo fare il portfolio, perché tanto siamo giovani, perché tanto non è un lavoro, è un divertimento.

Questo gennaio ZERO vuole unire le voci dei tanti che se lo sentono dire ogni volta. Vogliamo ricordare a tutti che siamo giovani, siamo freelance, siamo creativi ma siamo lavoratori, mica coglioni.....

guardate tutti e 3 video... [clicca qui] per accedere al sito di riferimento.

il mio preferito è questo [clicca qui] Lo diresti al tuo idraulico?

Lo diresti al tuo idraulico.jpg

stupendo!!! e tristemente vero!!

Ringrazio Elisabetta per la segnalazione

Comments

...e sì, i creativi...
Perché? Per tutti gli altri non funziona così?
E quando dico tutti gli altri intendo lavoratori e aziende.
Non hanno mai fatto lavorare nessuno sapendo di non poter pagare?
E non parlo di superprofessionalità(aziende)creativoinnovative.
Parlo di semplici OSS, operatori di pulizia o imprese di servizi (che nulla fanno di creativo/innovativo).
Caxxo, senza nulla togliere ai loro diritti e/o alle loro aspettative, ma perché sempre di giovani e/o di creativi si deve parlare?
Se uno perde il lavoro a 50 anni, è praticamente foxxuto.
Se ad un'azienda non pagano le fatture, prima o poi è foxxuta.
O no?
Il discorso è, secondo me, diverso.
Le aziende sono all'osso e non hanno risorse per fare ricerca e sviluppo (chiaramente non tutte) o comunque non vogliono spendere soldi per un progetto creativo/innovativo di cui non sanno dove porti.
Ora, diversamente dagli altri già a libro paga, se uno va a lavorare da qualche parte, prima firma un contratto.
Quindi, dopo aver lavorato, o prende i soldi pattuiti oppure fa causa all'azienda e la vince.
Qui, invece, si distorce il problema: prima gli si fa fare il lavoro e poi lo si pacca.
Magari è una licenza poetica del creativo...

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