Callu de crabettu - ricette impossibili #18
Ragazzi... attenzione...
Lo stomaco di un capretto lattante chiuso alle estremità con una corda e fatto stagionare con tutto il suo contenuto, ossia l’ultima poppata di latte materno. È una preparazione molto rara, eseguita ancora da alcuni pastori sardi. L’usanza locale è di consumarlo tagliato a fette insieme al pane (comprese le pareti dello stomaco), oppure di friggerlo nello strutto sempre tagliato a fette. Anticamente la pasta, ricca di enzimi, si utilizzava anche per cagliare altro latte, da cui il nome che letteralmente in sardo significa “caglio di capretto” (fonte guffantiformaggi.com).... eccolo in tutto il suo splendore...
conosco un vero uomo che lo ha mangiata recentemente... presto (spero) un suo commento on line...
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Ringrazio il Laste per la segnalazione
Comments
E' squisito!
L'ho mangiato una sola volta tanti anni fa, ovviamente in Sardegna, quando un operaio che avevo in cantiere me ne aveva portato un po'.
Fa parte di quelle specialità impossibili della cucina sarda, come il formaggio marcio, le grive (uccelletti completi di interiora affogati nel vino e lo sperma di tonno. Tutte cose ottime ma che, per ovvi motivi di igiene, non possono essere commercializzate ma preparate per il solo uso casalingo. Si mangia spalmato sul pane e accompagnato da un robusto vino rosso o da acquavite ghiacciata.
Posted by: Cesare | 24.09.14 08:53
che spettacolo.... ^_^
grazie per il commento!!!
Posted by: Gianni "il webmaster" Mercuri | 24.09.14 19:36
Nella puntata sarda di chef rubio si vede la spiegazione dei due sard che lo preparanoi e lui che lo mangia
Posted by: diego | 25.09.14 12:32
devo vederlo assolutamente ^_^
grazie Diego
Posted by: Gianni "il webmaster" Mercuri | 25.09.14 16:27
Confermo! l'ho visto anche io in una puntata di Chef Rubio!
Posted by: Erica Z. | 26.09.14 14:34