Cari amici
avrete sicuramente visto in TV lo spot del SuperEnalotto [clicca qui] ... sulle note del pezzo di Toto Cutugno "l'Italiano"
cosa dire: UNA CAGATA INDECENTE... ma a parte i gusti di ognuno, in realtà mi schiero apertamente contro questo spot anche per motivi etici.
Appoggio l'iniziativa di Massimo Mamoli di cui sono venuto a conoscenza tramite il blog tibicon.net
Sosteniamo l'iniziativa tramite la firma di questa petizione [clicca qui];
ecco l'intervento del promotore Massimo Mamoli:
La XII Commissione Parlamentare rileva che circa l’80% della popolazione adulta gioca.
Lotteria, Lotto, Totocalcio, scommesse, Bingo, per la maggior parte delle persone rappresentano un passatempo innocuo che non mette a repentaglio la vita familiare, lavorativa e sociale.
Tuttavia un numero crescente di persone stabilisce con il gioco d’azzardo una vera e propria relazione di dipendenza, diventando giocatori patologici.
Negli ultimi anni è stata data un’attenzione crescente al gioco d’azzardo patologico (GAP), che consiste nell’incapacità cronica e progressiva a resistere all’impulso di giocare elevate somme di denaro, cui segue un danneggiamento al giocatore stesso e alla sua famiglia.
In Italia la percentuale dei pazienti con GAP varia dall’1 al 3% della popolazione adulta, ossia circa 700.000 persone.
La pubblicità che propongo di abolire è lesiva della salute dei cittadini e pertanto contraria all’art. 12 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, poiché tali suddetti modelli di comportamento possono provocare effetti deleteri in un pubblico che, specie in un periodo di crisi economica, può essere indotto a destinare risorse ad attività con un’elevata componente di alea, sottraendoli alla soddisfazione dei bisogni personali e della famiglia.
Raggiunto l’obiettivo minimo di 1000 firme (poco meno di 600 le firme in questo momento), Massimo Mamoli sottoporrà la petizione al Giurì.
Invito tutti a firmare la petizione per un’iniziativa di civiltà a sostegno di chi ha poco e rischia di rimanere con niente.
Si ringrazia Arduino M. per la segnalazione