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HOTEL CALIFORNIA & SATANISMO?

Cari amici, oggi vi parlerò di una teoria che forse non tutti voi conoscete.
Pare infatti che dietro la bellissima canzone "Hotel California" degli Eagles si celino riferimenti alle messe nere ed al satanismo.

Le parole della canzone raccontano la storia di un viaggiatore che su una strada buia vede in lontananza lo scintillio delle luci di un bellissimo albergo (l'Hotel California per l'appunto) e decide di fermarsi per la notte.
Lo accolgono un "warm smell of colitas" che Don Henley, membro della band e compositore della canzone (insieme a Glenn Frey) definì anni dopo come un "inebriante fiore del deserto" (anche se la leggenda dice che "colitas" è il nome che viene dato alla cannabis presso certe popolazioni) e una bellissima donna che, le parole lasciano intuire, si dia a riti orgiastici.
Nella parte finale della canzone si trova la strofa "incriminata" che ha fatto nascere la leggenda che la canzone facesse riferimento al satanismo: "Mirrors on the ceiling, the pink champagne on ice
And she said 'We are all just prisoners here, of our own device'
And in the master's chambers, they gathered for the feast
They stab it with their steely knives, but they just can't kill the beast" che tradotto suona come (Specchi sul soffitto, champagne nel ghiaccio, e lei disse: siamo tutti prigionieri qui dei nostri capricci. E nella camera del padrone si sono raccolti per il banchetto lo trafiggono con i loro coltelli in acciaio ma non possono uccidere la bestia).
La bestia è anche uno dei nomi che per antonomasia vengono utilizzati per indicare il Demonio.
Nella parte finale il viaggiatore, impaurito cerca di fuggire ma il portiere di notte gli dice che da quell'albergo, sebbene possa pagare quando vuole non se ne potrà mai andare.
Sulla canzone sono state fatte diverse congetture.
Qualcuno arrivò addirittura a sostenere che l'Hotel California fosse un luogo realmente esistente, un manicomio criminale , altri sostennero che fosse un vero Hotel gestito da cannibali, altri ancora che fosse una metafora del cancro.
Gli Eagles hanno per anni mantenuto il segreto sul significato reale della canzone, forse anche per motivi di marketing, tuttavia, pochi anni fa hanno sciolto il velo e spiegato il vero siginificato della canzone.
Don Henley (sempre lui) l'ha definita come "un'allegoria dell'edonismo e dell'auto-distruzione dell'industria musicale della California del sud nella fine degli anni settanta" cioè l'interpretazione degli eagles della bella vita a Los Angeles" e in seguito ha replicato "é essenzialmente una canzone sull'oscura vulnerabilità del sogno americano, che é qualcosa che conosciamo bene".
Sia quel che sia rimane una canzone meravigliosa, inserita da Billboard nella lista delle 500 canzoni più belle di ogni tempo.
A mio parere (reduce anche dal loro concerto 2 settimane fa) mai riconoscimento fu più meritato.
Alla prossima.

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