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Troppi, fannulloni e irregolari”: i falsi miti sugli immigrati - studio della Fondazione Leone Moressa

Cari amici

pare che oggi a pagina 21 di Repubblica ci sia un articolo da non perdere riguardo l'immigrazione nel nostro paese; ecco un estratto:

Cinese, clandestino, bracciante agricolo e poco utile allo sviluppo nazionale: questo l’identikit falsato dell’immigrato-tipo tracciato dagli italiani. E’ quanto emerge da uno studio della Fondazione Leone Moressa, che a luglio ha intervistato 600 italiani per verificare quanto effettivamente conosciamo “i nuovi italiani”.
Innanzitutto pensiamo che gli stranieri in Italia siano pochi: fra 1 e 2 milioni, mentre l’Istat dice che nel 2011 la presenza di immigrati nel nostro Paese sia stata intorno ai 4,5 milioni. Sovrastimiamo la clandestinità: gli irregolari sarebbero più di un quarto degli stranieri presenti (26.7%), mentre la fondazione ISMU stima che non superino il 10.7%. Gli immigrati sono perloppiù cinesi secondo gli intervistati – mentre la comunità cinese è la quarta per presenze in Italia (dopo romeni, albanesi e marocchini). Crediamo che lavorino soprattutto nel settore agricolo, mentre il primo ambito di occupazione per gli immigrati è quello dei servizi alla persona, seguito da industria e costruzioni (l’agricoltura è l’ultimo settore per numero di occupati). Gli immigrati producono fra il 2 e il 5% della ricchezza nazionale e non sono stati toccati quanto gli italiani dalla crisi, mentre invece il lavoro immigrato produce circa il 12% del PIL nazionale e i lavoratori stranieri sono quelli che hanno subito maggiormente gli effetti della crisi. La colpa di questi falsi miti? Dei media: il 75% degli intervistati imputa alla cattiva informazione, incompleta e fuorviante, la causa della propria ignoranza.
(Fonte: Repubblica del 03/09/2012)

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... mi pare davvero importante contribuire alla diffusione di queste notizie.

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