video INUTILI... ma interessanti #82 - quantifichiamo il debito USA
Cari amici
spesso di parla di debiti pubblici... cifre astronomiche senza senso.... in questo video IMPRESSIONANTE di fine 2012 con una animazione si è provato a definire lo spazio che occuperebbero fisicamente le banconote da 100 dollari necessarie a coprire il debito.... non dico altro .... guardate il video è inorridite....
Il sistema economico del mondo occidentale è prossimo al collasso, non ci sono dubbi.
Ringrazio il mitico Faust per la segnalazione
Comments
Che il sistema economico sia al collasso, sono anche d'accordo ma rappresentare il debito in questo modo non significa assolutamente nulla tant'è che, piaccia o non piaccia, gli USA sono ancora la nazione più potente ad mondo sia dal punto di vista politico che economico ed anche militare.
E tutti sappiamo benissimo che se si "ammazza" il creditore, il debito sparisce.
Comunque, il debito USA è circa il 125,8% del PIL, quello italiano è di circa il 130%.
Ok, decisamente alto ma quali sono le reali possibilità di USA e Italia?
Due soli dati:
- la pressione media fiscale negli USA è di circa il 28% del PIL mentre in Italia la pressione fiscale, rapportata al PIL, è di circa il 44,6%...avranno qualche margine di manovra più noi?
- gli americani sono capaci di darsi una legge per definire un tetto massimo di debito pubblico...gli italiani no!
Vogliamo far passare gli USA per l'Italia, l'Irlanda, il Portogallo e/o la Spagna?
Dai, siamo seri: il problema c'è ma sono sicuro che una bella terza guerra mondiale aggiusterà tutto.
Posted by: Marco.... | 12.06.13 18:23
Ciao, mi permetto di dissentire su molti aspetti. Il discorso sarebbe lunghissimo, solo per semplificare elenco alcuni punti cardine:
- i maggiori creditori degli USA sono la Cina, la Svizzera, l'Arabia Saudita e la Norvegia, e non li ammazzi di certo
- non c'è sovranità della moneta (Kennedy ci ha provato ma guarda i fiori dalla parte della radice), quindi la lobby delle banche ha interessi e controllo
- il sistema economico degli USA è basato sulla storia creditizia dei cittadini, e quindi "virtuale" per definizione
- il sistema a riserva frazionata è abusato dalle banche
- non esiste cultura obbligazionaria ma azionaria, nonostante il crack del 29, con la volatilità conseguente
- il PIL degli USA è principalmente affetto dal mercato delle guerre, quindi una "falsa" base di confronto (i debiti di guerra li ripudiano tutti tranne l'Italia che continua a pagarli)
- La tecnica che gli USA adottano per ridurre di botto il debito è alzare l'inflazione, caso vuole a questo link www.tradingeconomics.com/united-states/inflation-cpi se si visualizza la storia i picchi sono a ridosso delle guerre dove la spesa era maggiore...
meno male che dovevo sintetizzare...
ciau!
Fausto
Posted by: Anonymous | 12.06.13 23:21
A parte il fatto che dissenti, mi sembra, solo sul fatto "ammazza il creditore", sono d'accordo con i tuoi dati (anche se mi piacerebbe sapere quali sono i paesi che hanno una sovranità sulla moneta nazionale e quelli le cui banche non abusano del sistema frazionato...molto pochi).
Comunque,
Se il debito è di 16.394 miliardi e rappresenta il 125,8% del PIL, il PIL è di circa 13.032 miliardi.
Se la pressione fiscale (generale, comprese tasse locali, ecc.) è di circa il 28%, vuol dire che gli americani sborsano ogni anno circa 3650 miliardi
Se si aumentassero le tasse del 10%, si incasserebbero 365 miliardi in più all'anno.
La pressione fiscale salirebbe a circa il 31% e il debito attuale sarebbe ripianato (concedimelo...lo so che nel frattempo aumenterebbe) in 31 anni
Se si aumentassero le tasse del 20%, si incasserebbero 730 miliardi in più all'anno.
La pressione fiscale salirebbe a circa il 34% e il debito attuale sarebbe ripianato (idem come sopra) in 23 anni
Se si aumentassero le tasse del 30%, si incasserebbero 1.094 miliardi in più all'anno.
La pressione fiscale salirebbe a circa il 37% e il debito attuale sarebbe ripianato (idem come sopra) in 16 anni
Quindi, anche se si aumentassero le tasse del 30% si avrebbero comune 15 punti percentuali in meno rispetto all'Italia (mi ero sbagliato, la pressione media europea è del 44,2%...quella italiana è di circa il 52% ilsole24ore.com/art/notizie/2013-04-06/pressione-fiscale-cosi-alta-081250.shtml?uuid=AbvvylkH) che non è certo poco (chiaramente ci sarebbe la seconda guerra civile americana...sto parlando per assurdo).
Il problema di fine 2012 ed inizio 2013 gravitava proprio sul fatto che non si voleva aumentare le tasse (giusto o sbagliato che sia e con tutto ciò che comporta l'aumento delle tasse).
Inoltre, gli USA hanno una spesa militare enorme, così come hai detto, ed è possibile che, prima di calare le braghe, la ridimensionino (risparmiando sulla spesa pubblica) oppure che la usino.
Se mai dovessero fallire, con tutto ciò che comporterebbe al popolo americano e al mondo intero, credi che si mangerebbero i proiettili o che li userebbero?
A cosa serve mantenere una macchina militare del genere se poi non serve a nulla o, addirittura, contribuisce a farmi morire di fame?
Magari la Norvegia no, magari la Svizzera no ma che vogliamo dire dell'Arabia Saudita (che prima o poi finirà il suo petrolio cessando di essere un partner strategico) o della Cina (che ha palesi mire espansionistiche - magari non militari ma sicuramente finanziarie - e che non va poi così d'accordo con il mondo intero tranne che con pochi)?
Chiaramente, queste sono mie opinioni personali e, in fine dei conti, gli analisti di tutto il mondo non sono concordi sul fatto che le cose andranno sicuramente e per forza male (in senso finanziario) ma ritengono "solo" che la questione debito USA sia preoccupante e delicata.
Posted by: Marco... | 13.06.13 11:29
parlo da ignorante. e questa era la premessa.
ma se TUTTI gli stati hanno un alto debito pubblico vuol dire che TUTTI sono indebitati con TUTTI. questo non è positivo? non è questo che crea stabilità ed evita grossi conflitti?
Posted by: Adriano, New World Leader | 13.06.13 13:21
Dall'alto della mia ignorantità, non so che dirti.
Sono abbastanza concorde su questo aspetto infatti, si tiene conto sempre dei debiti di uno stato ma mai dei crediti.
Nel portafoglio italia ci sono svariati titoli di stato di paesi stranieri.
Quello che intendevo dire io è:
immaginiamo uno scenario mondiale in cui gli USA fanno la fine della Grecia...l'economia mondiale andrebbe in frantumi di certo ma, quali sarebbero le ulteriori conseguenze?
Posted by: Marco... | 14.06.13 11:30