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29.03.25

Cultura generale #501 - L'effetto Gige: dalla Grecia antica di Platone ai Troll dei social

Cari amici,

forse per la prima volta su questo umile blog si parla di alta filosofia, di dilemmi morali che affondano le radici nella Grecia Classica.
Per chi vivesse in una caverna (non quella di Platone, sia chiaro, ma una più comoda e con il Wi-Fi), il mito dell'anello di Gige narra di un pastorello, tale Gige appunto, che trova un anello magico. Questo anello ha il piccolo optional di rendere invisibile chi lo indossa.... e qui scatta il dramma....

Proprio Platone, che non era certo l'ultimo arrivato in fatto di pensieri profondi, usa questo mito per sollevare una questione spinosa: se potessi farla franca, saresti comunque una brava persona? Se l'invisibilità ti garantisse l'impunità, continueresti a rispettare le regole, le leggi, la morale comune? O lasceresti libero sfogo al tuo io più oscuro, ai desideri e pulsioni meno nobili?

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l'immagine dell'articolo è il quadro "The Son of Man" dipinta dal celebre artista surrealista belga René Magritt

Trasportiamo questo dilemma nel nostro amato mondo digitale e SBAMMM ecco che si spiegano molte cose, soprattutto sui social media.
Noi uomini moderni non abbiamo anelli magici, certo, ma abbiamo profili fake, identità digitali multiple, la possibilità di nasconderci dietro uno schermo, di agire nell'ombra del web. Non è forse questa una forma moderna di "invisibilità"?

Quanti di noi, al riparo dell'anonimato online, si trasformano in piccoli Gige digitali? Quanti insultano, offendono, diffamano, truffano, bullizzano, sapendo di poterlo fare quasi impunemente? La tastiera diventa l'anello magico, lo schermo la garanzia di non essere "visti", di non dover rendere conto delle proprie azioni.

La domanda platonica, quindi, risuona più forte che mai: senza la paura della punizione, senza lo sguardo giudicante della società, saremmo comunque "buoni"? L'effetto GIGE ci mette di fronte alla tendenza umana di cedere alle tentazioni quando pensiamo di essere invisibili.

Ringrazio l'amico filosofo Gianni V. per la segnalazione e l'amico Alessandro M. per la riflessione sull'argomento

28.03.25

Antica Trattoria Bagutto: Il Ristorante più Antico d'Italia

Si dice che sia il ristorante più antico d'Italia e il secondo in Europa. Secondo in Europa! Pensateci un attimo: questo posto esisteva qualche centinaio di anni prima che Cristoforo Colombo partisse per il suo viaggio...
Il Berlochium, dal termine longobardo con il significato di "luogo dove si mangia", compare in un documento di scambio di beni immobili datato al 1284.

Quindi, se volete fare un'esperienza culinaria che vi farà sentire un po' Indiana Jones alla ricerca del Sacro Graal del risotto alla milanese, il Bagutto è il posto che fa per voi. E se il cibo non vi dovesse entusiasmare, almeno avrete una storia interessante da raccontare e foto "instagrammabili"

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Il ristorante si trova in Via Elio Vittorini, 4, 20138 Milano MI.

Alla prossima, amici buongustai e amanti della storia

Ringrazio l'amico Max U. per la segnalazione

22.03.25

Intanto a Hangzhou in Cina: un condominio da 20mila persone

La realtà, a volte, supera la finzione. In Cina a Hangzhou sorge una struttura residenziale che incarna questa visione in modo inquietante: un singolo condominio che ospita circa 20.000 persone, trasformandosi di fatto in una micro-città isolata dal mondo esterno.

L'enorme palazzo è dotato di ogni tipo di servizio, dai supermercati alle scuole, passando per gli ospedali e le palestre, tanto che i residenti possono anche non varcare mai confini del complesso.

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Una sorta di "mondo in miniatura" che può vivere in totale autonomia e che soddisfa ogni esigenza dei suoi abitanti. In termini di dimensioni e architettura, è uno dei complessi più grandi del globo e conta oltre 5mila appartamenti. La struttura si sviluppa come una città verticale, combinando stile moderno e brutalista, con un occhio di riguardo maggiore per la funzionalità piuttosto che per l'estetica. Dall'alto ha una forma a "S", con il numero di piani che varia da 36 a 39: si estende per più isolati e al suo interno è un fitto labirinto di corridoi, tra finestre e balconi che offrono splendide viste panoramiche sulla città. Se vi ho incuriosito [clicca qui] per leggere l'articolo completo (fonte www.today.it)

Ma quale sarà la verità dietro questa struttura?
I suoi residenti saranno davvero liberi di uscire all'esterno di questa mastodontica costruzione o il tutto si è trasformato in una sorta di reclusione di massa per qualche esperimento sociale cinese post covid?

Mi ricorda molto l'articolo sul Pig Palace sempre in Cina [già detto su questo blog] ad oggi "forse" chiuso.

Ringrazio Marta D. per la sua prima segnalazione

15.03.25

ReArm Europe: un Suicidio Collettivo o scelta strategica corretta?

Oh che gioia! Proprio quello che ci mancava, non trovate? Tra pandemie dimenticate, crisi climatica e inflazione, ecco che arriva la soluzione definitiva: ReArm Europe con cifre da spendere in armamenti che vanno dai 150 agli 800 miliardi di euro.

Se tatticamente questa corsa agli armamenti può sembrare una mossa inevitabile, schiacciati tra l'egemonia di USA e RUSSIA, strategicamente parlando siamo di fronte a una capitale sconfitta per l'umanità intera.

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Ma davvero pensiamo di garantire la pace accumulando arsenali nucleari, sofisticando armamenti e trasformando il continente in una polveriera pronta ad esplodere? È come curare il mal di testa con la decapitazione: il sintomo sparisce, certo, ma anche il paziente.

E la cosa più tragica, cari miei lettori "illuminati"? Questa scelta storica, votata a maggioranza dal parlamento europeo e gravida di conseguenze apocalittiche, è passata quasi in sordina. Tra un tweet di Musk e un balletto su TikTok, l'escalation militare europea si consuma nell'indifferenza generale....

ma!?

SOLO IN ITALIA#133 - Pozzuoli tra scosse, sconti e Tavoli "Anti-Apocalisse"

Cari amici,

La situazione nei Campi Flegrei non è affatto banale e l'apprensione sale.
Eppure, in questo scenario da film apocalittico di serie B, ecco che emerge, prepotente e irresistibile l'anima verace e inimitabile di Napoli. Perché diciamocelo, da sempre il napoletano non si piange addosso. Trasforma la tragedia in commedia, il dramma in opportunità di marketing, e la paura in un motivo per farsi due risate (e magari attirare qualche cliente in più).

Laurea honoris causa in marketing e comunicazione per tutti i ristoratori di Pozzuoli che hanno deciso di esorcizzare il bradisismo a colpi di… sconti! "Sconto scossa" sul menù del giorno, il "tavolo anti-sisma" per godersi la pizza e prelibatezze varie "in santa pace".

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Ora, potremmo ergerci a paladini del rigore scientifico, stracciandoci le vesti per questa "deriva commerciale" della paura. Ma diciamocelo con franchezza: in un paese dove si fanno i meme sui disastri naturali e si cavalca l'onda dell'emergenza per un like in più, questa reazione è la dimostrazione che, di fronte all'ineluttabile, l'unica arma efficace è l'autoironia.

Se la terra balla, tanto vale ballare con lei, magari con un calice di vino in mano e uno sconto del 10% sul conto, o no?

Ai posteri l'ardua sentenza

Ringrazio il collega Marco B. per la segnalazione

09.03.25

Cultura generale #500 - la dinastia dei Musk

Sì, avete letto bene: Dinastia. Perché "figli" mi sembra quasi riduttivo, considerando che stiamo parlando di un uomo che punta a colonizzare Marte e, evidentemente, anche la Terra con la sua discendenza. Pare che il buon Elon, tra un tweet e un lancio spaziale, abbia trovato il tempo di sfornare una mezza dozzina di eredi. Sembra che la cifra oscilli tra i 12, 13, forse 14? A questo punto, potremmo aver bisogno di un censimento:

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E che dire dei nomi? Qui si entra nel regno della fantasia più sfrenata. Abbiamo X Æ A-XII, Exa Dark Sideræl e poi Techno Mechanicus ...

Dimenticatevi i Windsor, i Rockefeller, i Rothschild. Preparatevi all'era dei Musk, dove i pargoli di oggi, con nomi che sembrano password di sistemi di sicurezza avanzati, saranno i futuri dominatori interplanetari della razza umana e ci governeranno con algoritmi, chip neurali, auto elettriche, razzi spaziali ed intelligenze artificiali.

Ai posteri l'ardua sentenza....

Immagini INUTILI... ma interessanti! #502 - Paternità: Scontro Finale

Cari amici,
diciamocelo: la concettualità dietro a questa opera d'arte carnevalesca è impareggiabile.
Un grido silenzioso che ci dice: "Ehi, mondo! La paternità è una battaglia epica, e a volte, per sopravvivere, bisogna imbracciare un "power loader" ed essere pronti a cambiare pannolini e affrontare capricci con la stessa determinazione con cui Ripley affrontava gli Xenomorfi alieni.

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Non posso che esprimere grande ammirazione per questo padre sicuramente nerd...

08.03.25

la Pizza Rossini di Pesaro.. un vero enigma

Cari amanti del carboidrato complesso,
vi è mai capitato di imbattervi in una di quelle "specialità locali" che vi lasciano più perplessi che appagati? Ecco, a me è successo con un unicum gastronomico che ho scoperto in vacanza nelle marche a Pesaro; sto parlando della Pizza "Rossini"

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la Pizza Rossini è una Margherita (base rassicurante, per carità) con sopra fettine di uovo sodo e MAIONESE. Sì, avete letto bene. Maionese. Su una pizza. Non contenti di aver già profanato la sacra triade pomodoro-mozzarella-basilico con l'uovo i pesaresi hanno pensato bene di affogare il tutto in una cascata di maionese.

La cosa più sconcertante sapete qual è? Che la Pizza Rossini ESISTE SOLO A PESARO. Ho girato l'Italia da nord a sud, ho mangiato pizze in qualche centinaio di locali, ma mai, dico MAI, mi sono imbattuto in questa chimera gastronomica (intendo proposta nel menù) al di fuori dei confini pesaresi,

Perché? Perché solo Pesaro? Qualcuno ha una risposta plausibile?

01.03.25

Majorana 1... bo!?

Cari amici,

preparate i vostri cervelli, oliate le sinapsi e, se necessario, fatevi una camomilla: oggi parliamo del processore Majorana 1. Sì, avete capito bene, Majorana, come Ettore, il fisico geniale scomparso nel nulla. E, a quanto pare, anche questo processore sembra provenire da un'altra dimensione, una dove la comprensione umana è solo un vago ricordo.

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Dicono che sia rivoluzionario, che aprirà le porte a calcoli impossibili per i processori attuali, che ci farà fare salti quantici (gioco di parole voluto, ovviamente) nel campo dell'intelligenza artificiale, della medicina, della finanza... Insomma, risolverà tutti i nostri problemi. Forse. Se solo qualcuno capisse come.

Perché, diciamocelo chiaramente, la fisica quantistica è quella branca della scienza che ti fa sentire come un bambino delle elementari che cerca di riparare un motore a reazione con un cacciavite giocattolo. E il Majorana 1 è il motore a reazione.

Utilizza "qubit topologici" e "fermioni di Majorana", particelle che sono contemporaneamente materia e antimateria, per eseguire calcoli. Il che, tradotto in termini comprensibili, significa che fa cose che non dovrebbero essere possibili, sfidando le leggi della fisica classica.

Quindi, cosa possiamo aspettarci? Beh, potenzialmente un mondo migliore, più efficiente, più intelligente. Oppure, un'altra crisi esistenziale mentre cerchiamo di capire come sfruttare questa tecnologia aliena. In ogni caso, preparatevi a sentirvi inadeguati.

Se vi ho incuriosito [clicca qui] per leggere un articolo completo (fonte https://tech.everyeye.it.)

MA!?

ACAB (la serie Netflix)

Cari amici,
dimenticate i cliché del poliziotto duro e puro. Qui abbiamo uomini e donne con fragilità, dubbi e conflitti interiori. La serie scava a fondo nelle loro vite private, mostrandoci le difficoltà nel conciliare un lavoro estenuante e moralmente ambiguo con le esigenze della vita familiare. Non è la solita glorificazione delle forze dell'ordine, ma un ritratto crudo e senza sconti di una realtà complessa.
Cast impeccabile (soprattutto Marco Giallini) e ha solo un difetto: l’audio è pessimo e a volte il dialetto romano non è del tutto capibile, quindi meglio attivare i sottotitoli.

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NB per chi le stesse chiedendo ACAB è l’acronimo di “All Cops Are Bastards”, che non ha certo bisogno di una traduzione

Commenti da parte di chi lo ha visto?

Ringrazio Giorgio G. per la segnalazione