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03.10.13

Il Mercante di Birre #3 - Jever Pilsener

Cari amici

continua la nuova rubrica dedicate al mondo della BIRRA. Curerà la rubrica l'amico Mauro Braghin, responsabile dell'attività vercellese Il Mercante di Birre dove potete acquistare tutte le birre che verranno segnalate nella rubrica; oggi parliamo della "Jever Pilsener".

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Nella puntata precedente abbiamo analizzato sommariamente ora, sempre a grandi linee, ne tratteremo il sistema di produzione. Come prima operazione vengono macinati i grani di malto con dei mulini che schiaccino i chicchi per evitare la formazione di farine che potrebbero creare intasamenti nelle fasi successive, dopodiché avviene l'ammostamento: il malto macinato, messo in acqua, viene riscaldato a diverse temperature per attivare differenti enzimi che trasformano le catene di amidi in zuccheri (maltosio) fermentabili; a questo punto gli zuccheri sono passati in soluzione ed è necessario eliminare le trebbie di malto tramite filtrazione, da qui il mosto così ottenuto passa nella caldaia di bollitura dove viene bollito per un tempo che può variare tra un'ora o due. La bollitura ha diversi scopi:
Concentra il mosto facendo evaporare l'acqua in eccesso;
Favorisce l'azione amaricante del luppolo;
Ferma l'attività enzimatica;
Sterilizza il mosto;
In questa fase viene aggiunto il luppolo ed eventualmente le spezie, come detto la volta scorsa esistono due tipologie di luppoli: i luppoli da amaro che vengono aggiunti all'inizio della bollitura in quanto gli acidi amaricanti hanno bisogno di più tempo ad alte temperature per passare in soluzione mentre i luppoli da aroma vengono aggiunti in genere nell'ultimo quarto d'ora in quanto le sostanze che portano sono più volatili, più o meno dello stesso tempo hanno bisogno le spezie, o le erbe.
Dopo aver eliminato i luppoli che rimangono in superficie il mosto viene raffreddato rapidamente per evitare infezioni ( un liquido caldo e zuccherino è l'ambiente ideale x molti batteri indesiderati) a temperature intorno a 20 °C per le birre ad alta fermentazione o a 10 °C per la bassa e trasferito nel fermentatore dove viene inoculato il lievito, dove rimane a fermentare per un tempo variabile da un paio di settimane a un mese circa, in questo periodo il lievito si nutre di zuccheri e produce alcool e anidride carbonica.
A questo punto interviene la grande differenza tra birre artigianali e industriali le quali subiscono un processo di pastorizzazione e microfiltraggio per eliminare i lieviti residui che le birre artigianali si portano nella fase successiva che è l'imbottigliamento dove continuano a maturare per qualche mese prima di essere pronte per essere stappate!
La birra che presentiamo oggi è la Jever Pilsener una classica pils del nord della Germania si presenta con una bianca schiuma a grana media e persistente, colore giallo oro e profumi d'orzo e luppolo, molto beverina con una corposità quasi assente, il gusto pulito e semplice è di malto e fortemente amaro...Prosit e alla prossima!

L'amico Mauro vi aspetta in Via dei Mercati,15 a Vercelli; oppure segui il Mercante su Facebook [clicca qui]

A presto con un'altra birra del Mercante!

27.09.13

Il Mercante di Birre #2 - Flying Dog IPA

Cari amici

continua la nuova rubrica dedicate al mondo della BIRRA. Curerà la rubrica l'amico Mauro Braghin, responsabile dell'attività vercellese Il Mercante di Birre dove potete acquistare tutte le birre che verranno segnalate nella rubrica; oggi parliamo della "Flying Dog IPA".

Il Mercante di Birra #2 - Flying Dog IPA _welovemercuri.jpg

Nella scorsa puntata abbiamo dato uno sguardo ai tre macrostili in cui sono divise le birre, ma cos'è la birra?
La birra è il prodotto della fermentazione del malto d'orzo aromatizzata con luppolo.
Questa semplice definizione raggruppa la quasi totalità delle birre ma in realtà ci dice ben poco sulla nostra bevanda preferita, intanto non cita almeno 2 degli ingredienti fondamentali delle birre: l'acqua e il lievito.
Cominciamo dall'acqua: molto ci sarebbe da dire sull'elemento più presente nella bevanda di Gambrinus ma entreremo in tecnicismi chimici che non sono propri di questa rubrica, sappiate solo che non tutta l'acqua va bene per tutti gli stili, ognuno richiede un certo grado di durezza, pH, quantità e tipi di sali disciolti e quando questi tipi di acqua si trovano naturalmente nel territorio danno vita a grandi tradizioni birrarie come le ales di Burton on Trent in Inghilterra o le pils di Pilsen in Repubblica Ceca.
Per quanto riguarda l'orzo nella birra viene usata la versione maltata ed essiccata di questo cereale: dopo la raccolta viene posto in ambiente umido finché non inizia a germogliare (diventando malto) dopodiché viene riscaldato in grandi forni per togliere l'umidità residua, il colore della birra dipende solo dalla temperatura e dalla durata di questa fase (temperature più alte danno origine a birre più scure, fino alla torrefazione per le nere); esistono decine di tipi di malto diversi che danno alla birra corposità e colori differenti, in percentuali non superiori al 40% si possono usare altri cereali per burrificare, maltati e non, come il grano, il riso, il mais, eccetera. Anche del luppolo esistono molte varietà che fondamentalmente si dividono in luppoli da amaro e luppoli da aroma che vengono aggiunti in momenti diversi della bollitura per conferire alla birra appunto l'amaro e l'aroma specifico per ogni tipologia birraria.
In molte birre vengono aggiunte anche alcuni tipi di spezie (ad esempio coriandolo e buccia d'arancia nelle blanche belghe o anice stellato nelle birre di natale), frutta fresca ( le ciliegie nelle kriek o i lamponi nelle franboise) o addirittura miele.
E infine lo lievito: senza parlare dei lambic che usano i batteri presenti nell'aria ne esistono due grandi famiglie: saccharomyces cervisiae per le birre ad alta fermentazione e il saccharomyces carlbergensis per quelle a bassa fermentazione, all'interno di queste famiglie ci sono una moltitudine di speci adatte ad ogni stile specifico. Gli lieviti sono batteri che essenzialmente si nutrono degli zuccheri presenti nel mosto trasformandoli in alcool etilico e anidride carbonica senza di loro la nostra "amica" sarebbe solo un the al luppolo! Approfondiremo in altre puntate i processi produttivi che da questi ingredienti danno origine alla bevanda di Cerere. La birra della settimana è la Flying Dog IPA: prodotta negli USA dal birrificio Flying Dog si presenta con una schiuma fine simile all'albume sbattuto, colore ambrato tendente all'arancione, al naso sensazioni di erba e pompelmo, all'assaggio presenta un corpo molto leggero, beverino, conferma l'agrumato dell'odore con una forte persistenza dell'amaro; da segnalare le fantastiche etichette realizzate dall'artista Ralphsteadman....A presto e prosit!

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A presto con un'altra birra del Mercante!

18.09.13

Il Mercante di Birre #1 - Newcastle Brown Ale

Cari amici

parte oggi una nuova rubrica dedicate al mondo della BIRRA. Curerà la rubrica l'amico Mauro Braghin, responsabile dell'attività vercellese Il Mercante di Birre dove potete acquistare tutte le birre che verranno segnalate nella rubrica; oggi parliamo della "Newcastle Brown Ale".

Il Mercante di Birra #1 - Newcastle Brown Ale_welovemercuri.jpg

In questi appuntamenti vorrei fornirvi un po' di informazioni sulla birra in generale: le classificazioni, gli stili, gli ingredienti, per passare a recensire una birra che potete trovare al Mercante di birre in via dei Mercati a Vercelli.
Gli stili delle birre sono moltissimi e ne nascono di nuovi di continuo, ma si dividono tutte in 3 grandi generi:
Birre a fermentazione spontanea: lasciate a fermentare all'aria, è lo stile più antico e produce birre molto acide, difficili da apprezzare al primo assaggio, per questo spesso vengono addizionate con frutta come ciliegie, lamponi, fragole, ecc. Appartengono a questo stile i lambic, le kriek, le geuze...
Birre ad alta fermentazione in genere chiamate Ales (Ale al plurale): vengono fatte fermentare con uno lievito che lavora sopra i 20°C, le birre di questo stile sono generalmente più complesse, con sensazioni di fruttato più o meno intense; appartengono a questo stile tutte le birre belghe, le inglesi e alcuni stili tedeschi come le weizen, le kolsch, le alt...
Birre a bassa fermentazione dette anche "lager" dal tedesco deposito, che fermentano a temperature sotto i 10°C; queste sono birre, in genere, meno complesse dal gusto più lineare e pulito, è lo stile più giovane e il più diffuso sul mercato vi appartengono le Pils, le Bock e tutte le lager "commerciali".
Proseguiremo il discorso sugli stili nelle prossime puntate, ora vorrei proporvi la birra della settimana: Newcastle Brown Ale.
La Newcastle smentisce tutti quelli che pensano che le "rosse" sono birre per forza pesanti e alcoliche, questa Ale inglese si presenta con un colore rosso tendente al marrone, una schiuma bianca di grana fine abbastanza persistente, all'olfatto sensazioni di malto e leggerissimamente di alcool, al palato troviamo un corpo appena percettibile, la quasi assenza di frizzantezza, il gusto è moderatamente dolce di malto, quasi per niente amaro, lascia in bocca una piacevole sensazione di tostato e miele.
Questa birra senza troppe pretese è ottima da bere al bar facendo 4 chiacchiere senza impegno o abbinata a piatti non troppo saporiti come pesce, pasta o risotti. Titola 4,7° alcolici.

L'amico Mauro vi aspetta in Via dei Mercati,15 a Vercelli; oppure segui il Mercante su Facebook [clicca qui]

A presto con un'altra birra del Mercante!

07.04.13

Malvasia Passita Vigna del Volta (annata 2007) - prosit#4

Cari amici

continua la rubrica di approfondimento sul VINO a cura dell'amico Kirk....

Il vino è rispetto e curiosità per la diversità, desiderio di scoperta di sapori, culture e territori (cit.)

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Degusteremo per Voi ottimi vini selezionati da Kirk e, nello spirito di questo blog, condivideremo una scheda essenziale curata dallo stesso Kirk con il sottoscritto... tantissima roba... o no?

Bando alla ciance... alziamo i calici e brindiamo... ecco la quarta scheda dedicata questa settimana ad un vino dell'emilia romagna: la Malvasia Passita Vigna del Volta (annata 2007) Download file.PDF

sotto con i commenti, suggerimenti e ovviamente le critiche....:-)

Alla prossima… PROSIT ! [consulta la rubrica] on line su questo blog

24.03.13

PRIMOFIORE (annata 2008) - prosit#3

Cari amici

continua la rubrica di approfondimento sul VINO a cura dell'amico Kirk....

Il vino è per chi lo produce come per chi lo beve, il frutto di un patrimonio di fatiche e di saperi, empirici e scientifici, accumulati nel tempo e riproposti ad ogni vendemmia, sempre uguali dal punto di vista dell’identità, eppur mutevoli e così sempre diversi (cit.)

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Degusteremo per Voi ottimi vini selezionati da Kirk e, nello spirito di questo blog, condivideremo una scheda essenziale curata dallo stesso Kirk con il sottoscritto... tantissima roba... o no?

Bando alla ciance... alziamo i calici e brindiamo... ecco la terza scheda dedicata questa settimana ad un vino veneto: il PRIMOFIORE (annata 2008) Download file.pdf

sotto con i commenti, suggerimenti e ovviamente le critiche....:-)

Alla prossima… PROSIT ! [consulta la rubrica] on line su questo blog

17.03.13

Barbera d’Asti superiore Tre Roveri VS Barbera d’Asti superiore Epico (annata 2010) - prosit#2

Cari amici

continua la rubrica di approfondimento sul VINO a cura dell'amico Kirk....

Il vino è occasione di festa e di gioia, e un modo sano e consapevole di consumarlo ne esalta le caratteristiche di qualità come pure le tradizioni, la storia e l’origine, premessa per conoscerne i produttori, protagonisti e interpreti di una partitura ad ogni vendemmia mutevole e diversa (cit.)

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Degusteremo per Voi ottimi vini selezionati da Kirk e, nello spirito di questo blog, condivideremo una scheda essenziale curata dallo stesso Kirk con il sottoscritto... tantissima roba... o no?

Bando alla ciance... alziamo i calici e brindiamo... ecco la seconda scheda dedicata questa settimana al confronto di 2 Barbera della stesso produttore: il Barbera d’Asti superiore Tre Roveri (annata 2010) e il Barbera d’Asti superiore Epico (annata 2010) Download file.PDF (441 KB)

sotto con i commenti, suggerimenti e ovviamente le critiche....:-)

NB l'immagine di questo articolo rappresenta un cartello che esiste davvero in un noto Comune piemontese... qualcuno sa indicare dove?

Alla prossima… PROSIT ! [consulta la rubrica] on line su questo blog

10.03.13

ROSSO DI MONTALCINO (annata 2009) - prosit#1

Cari amici

questo è davvero un blog cazzuto... ma per raggiungere il massimo è sempre mancato un argomento fondamentale: il VINO...

l’elemento che unisce la terra al cielo: un meraviglioso dono della natura offerto agli uomini per celebrare la loro voglia di vivere, di stare insieme, di condividere il piacere di un incontro come quello del buon cibo (cit.)

Grazie all'amico Kirk (il vecchio capitano della squadra dei 4 Viaggiatori [consulta la rubrica] on line su questo blog) parte oggi una rubrica che promette davvero bene dal titolo che è tutto un programma: PROSIT!

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Degusteremo per Voi ottimi vini selezionati da Kirk e, nello spirito di questo blog, condivideremo una scheda essenziale curata dallo stesso Kirk con il sottoscritto... tantissima roba... o no?

Bando alla ciance... alziamo i calici e brindiamo... ecco la prima scheda dedicata al ROSSO DI MONTALCINO (annata 2009) Download file.PDF (279 KB)

sotto con i commenti, suggerimenti e ovviamente le critiche....:-)

Alla prossima… PROSIT !

22.02.13

PROSIT

... stiamo lavorando per Voi.... presto on line la rubrica PROSIT

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Un pasto senza vino è come un giorno senza sole.

STAY TUNED